A scelta in lingua italiana o tedesca.
Concerto - mise en espace.
L’AMICO RITROVATO vuole offrire agli spettatori uno spaccato della società tedesca anni trenta rivissuto attraverso la quotidianità di due studenti adolescenti. Affetti, idee, aspettative, religione, contrasti sociali, persecuzioni razziali, fragilità di varia natura, tutto filtrato dalla penna “leggerissima”, non per questo meno drammatica, di Fred Uhlman.
Uno dei testi più densi e puri sugli anni del nazismo in Germania. Vale la nota del grande critico Arthur Koestler: “Centinaia di grossi volumi sono stati scritti sul tempo in cui i corpi venivano trasformati in sapone per mantenere pura la razza ariana, tuttavia credo sinceramente che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione imperitura negli scaffali delle librerie. Non c’è nulla del furore wagneriano qui; anzi è come se Mozart avesse riscritto IL CREPUSCOLO DEGLI DEI”.
– Come è stata creata Eva, la donna, da una costola dell’uomo, così rimarrà fino alla fine dei tempi! – disse il vecchio scuotendo il capo con aria severa e trionfante.
– Siete voi uomini che ragionate così. Vi siete dati la libertà ma la donna vorreste tenere rinchiusa. – diceva la signora senza arrendersi.
LA SONATA A KREUTZER nasce così, da un improvvisato e quanto mai animato dialogo sull’amore: “qual è mai l’amore. Cosa dobbiamo intendere come amore vero? E come si fa a vivere con una persona quando l’amore non c’è?”, per approdare verso una lunga e tormentata confessione del protagonista che ci trascina nelle profondità degli animi umani e va ad illuminare lì dove è buio: dalla mediocrità e ipocrisia del rapporto di coppia alla delirante gelosia che sempre più vorticosamente porta il protagonista a sentirsi minacciato nel proprio esaltato orgoglio maschilista fino a scatenare la sua furia sull’inerme moglie.
Ne esce una bellissima e potente analisi sull’amore di coppia, talmente profonda da valicare i confini del tempo e delle epoche.
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