Compagnia CamparIPadoaN

Cuore Immaginazione Progetto Narrazione

Il teatro è una zona franca della vita. Li si è immortali.

Vittorio Gassman

Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.

Federico Garcia Lorca

Il teatro è illuminare una scatola nera.

Joel Jouanneau

Soci fondatori

Natascha e Giulio, artisti indipendenti, eternamente entusiasti perché il “fuoco sacro teatrale” dentro di noi brucia, e come! Sempre più, sempre più... Per noi nulla è definitivo, tutto è modificabile e in continuo divenire, soprattutto in quella grande casa comune che è il palcoscenico.

Giulio Campari (1954-2021)

Regista e autore teatrale. Studi classico-umanistici. Formazione professionale al PICCOLO TEATRO di Milano e al CENTRO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE TEATRALE DI PONTEDERA. Direttore artistico di più teatri, tra i quali il Cantoni di Legnano, dove, ad inizio anni 2000, è stato tra gli ideatori e realizzatori di SCENAPERTA. In quarant'anni di carriera, oltre 100 regie, ha spaziato in tutta la storia del Teatro, dalla Tragedia e dalla Commedia greca a quella latina, fino a giungere al teatro dell'Assurdo e dell'Ambiguità.

Natascha Padoan

Attrice e speaker. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne allo IULM di Milano. Formazione attorale: CTA Milano - Teatro Sociale Delia Cajelli con Delia Cajelli e interpretazione poetica a cura di Mario Picciollo - con Giulio Campari. Tra i tanti è stata protagonista di testi come: "Il giardino dei ciliegi" di A. Cechov, "Le troiane" di Euripide, "Le serve" di J. Genet, "Cinema Desiderio" da T. Williams, "Macbeth" di W. Shakespeare, "URLO! Autoritratto intimo di FRIDA KAHLO" da F. Kahlo stessa... Formazione come doppiatrice e speaker conseguita presso CTA Milano con Pino Pirovano e Maurizio Trombini e QUALITY DUBBING con Michela Uberti, Gabriele Calindri, Claudio Moneta. Voce in radiodrammi, poesie, pubblicità, audiolibri, documentari.

SPETTACOLI IN REPERTORIO

URLO!
Autoritratto intimo di Frida Kahlo

Un grido soffocato, un grumo di emozioni pronto ad esplodere attraverso l’autobiografia di una grande artista. Lo spettacolo URLO! vuole essere un omaggio a questa donna straordinaria che seppe lanciare alla morte una titanica sfida, un urlo intenso e coinvolgente, come un lungo brivido emozionale al di là del tempo e dello spazio. Pennello e penna incarnati, linguaggio alto e linguaggio basso, una drammaticità shakespeariana avvolge e sublima l’artista messicana. E’ così che Frida penetra nella mente e nel cuore senza più uscirne.

Notturno:
racconti del brivido e delitti

NOTTURNO è un viaggio nella deriva della coscienza, attraverso deliri, delitti e allucinanti ossessioni tra emozioni nel segno della paura, in quell’universo gotico che si fa metafora degli angoli più oscuri della psiche, tra angosce che giacciono nell’abisso del cuore umano.
Si può vendere l’anima al diavolo come Faust, restare vittime di serial killers e di impensabili violenze fisiche e psicologiche...
Il reading racconta un’odissea noire nella galassia dell’innominabile fino agli agghiaccianti confini del mistero, là dove anche gli oggetti possono tramutarsi in occhi sbircianti e maligni.
Protagonista nell’eterno conflitto tra bene e male è sempre la “fragilità” umana con quelle ferite profonde, spesso segrete, che la contraddistinguono.

Antonia Pozzi
Straniera nel mondo
(breve sillabario di un'anima)

Antonia... solitudine, malinconia, un senso profondo di inadeguatezza... La poesia vissuta come confessione, autoritratto della propria anima.
Lo spettacolo, in cui lirica e prosa si contaminano senza soluzione di continuità, vuole rappresentare il flusso di coscienza di un’artista alle prese con quella fragilità empatica nutrimento della grande poesia, ma che spesso viene etichettata come follia.


Giornata della Memoria
L'amico ritrovato 
(F. Uhlman)

Concerto - mise en espace.  

 (A scelta in lingua italiana o tedesca).

 L’AMICO RITROVATO vuole offrire agli spettatori uno spaccato della società tedesca anni trenta rivissuto attraverso la quotidianità di due studenti adolescenti. Affetti, idee, aspettative, religione, contrasti sociali, persecuzioni razziali, fragilità di varia natura, tutto filtrato dalla penna “leggerissima”, non per questo meno drammatica, di Fred Uhlman.

Uno dei testi più densi e puri sugli anni del nazismo in Germania. Vale la nota del grande critico Arthur Koestler: “Centinaia di grossi volumi sono stati scritti sul tempo in cui i corpi venivano trasformati in sapone per mantenere pura la razza ariana, tuttavia credo sinceramente che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione imperitura negli scaffali delle librerie. Non c’è nulla del furore wagneriano qui; anzi è come se Mozart avesse riscritto IL CREPUSCOLO DEGLI DEI”.

Giornata Internazionale Contro la Violenza sulla Donna
 La sonata a Kreutzer
(L. Tolstoj)

– Come è stata creata Eva, la donna, da una costola dell’uomo, così rimarrà fino alla fine dei tempi! – disse il vecchio scuotendo il capo con aria severa e trionfante.
– Siete voi uomini che ragionate così. Vi siete dati la libertà ma la donna vorreste tenere rinchiusa. – diceva la signora senza arrendersi.

LA SONATA A KREUTZER nasce così, da un improvvisato e quanto mai animato dialogo sull’amore: “qual è mai l’amore. Cosa dobbiamo intendere come amore vero? E come si fa a vivere con una persona quando l’amore non c’è?”, per approdare verso una lunga e tormentata confessione del protagonista che ci trascina nelle profondità degli animi umani e va ad illuminare lì dove è buio: dalla mediocrità e ipocrisia del rapporto di coppia alla delirante gelosia che sempre più vorticosamente porta il protagonista a sentirsi minacciato nel proprio esaltato orgoglio maschilista fino a scatenare la sua furia sull’inerme moglie.
Ne esce una bellissima e potente analisi sull’amore di coppia, talmente profonda da valicare i confini del tempo e delle epoche.

Festa delle Donne
Iliade Donna
(Dal mito al contemporaneo)

Veloce ma intenso viaggio che tocca alcuni di quei momenti emblematici che fanno spesso parte della vita di una donna, madre, compagna, figlia, sorella, una vera e propria Iliade che sembra non avere fine. 
Le parole di Eschilo, Euripide, Prévert, Molière, Tolstoj... vogliono infatti ricordare questo e, soprattutto, quanto l’universo femminile sia da riconoscere come la rappresentazione più “alta” dell’universo, l’alfa e l’omega per ogni uomo che desideri veramente considerarsi tale: “femmina penso, se penso l’umano...”.

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